Scrittore russo. Figlio
di un nobile decaduto e di una ricca possidente terriera, trascorse l'infanzia
nella tenuta materna di Spassk, dove ebbe l'opportunità di conoscere da
vicino le terribili condizioni in cui vivevano i servi della gleba. Entrato
all'università di Mosca nel 1833, l'abbandonò l'anno seguente per
seguire sua madre a San Pietroburgo, dove portò a termine gli studi
filosofici e stabilì i primi contatti con il mondo letterario. Nel 1838,
per perfezionare la sua istruzione, si recò a Berlino: qui fece la
conoscenza di N.V. Herzen, M.A. Bakunin e A.I. Stankevič, che lo
introdussero alla filosofia hegeliana. Tornato in Russia nel 1841, si
legò ai circoli progressisti e divenne amico di V.G. Belinskij, il
maggiore critico letterario del tempo. Nel frattempo, accanto a una breve
esperienza come funzionario nella burocrazia statale (1841-43), iniziò
un'intensa attività letteraria pubblicando poesie liriche, poemetti in
versi (
Paraša, 1843;
Conversazione, 1845;
Andrej,
1846), opere in prosa (
Andrej Kolosov, 1844;
Il duellista, 1846;
Tre ritratti, 1846), e componimenti teatrali (
Un'imprudenza,
1843). Nel 1843 si era unito sentimentalmente con la cantante francese Pauline
Viardot, alla quale sarebbe rimasto amico per tutta la vita. Nel 1847, prima di
recarsi in Germania e in Francia in compagnia di Belinskij, pubblicò
sulla rivista “Il contemporaneo”
Chor' e Kalinyc, il primo di
una serie di racconti raccolti più tardi sotto il titolo di
Memorie di
un cacciatore (1852). Sullo sfondo del totale silenzio di quegli anni,
questo volume produsse un effetto esplosivo, costituendo un vero e proprio atto
d'accusa contro il sistema della servitù della gleba: a detta di molti,
la rappresentazione realistica, del tutto priva di retorica, dell'esistenza
spesso dolorosa del contadino russo, influì profondamente persino sullo
zar Alessandro II, contribuendo alla sua decisione di abolire la servitù
(1861). Ormai sospetto alle autorità, in occasione della morte di Gogol'
pubblicò un necrologio che gli valse l'arresto e l'esilio nella
proprietà di Spassk (1852). Divenuto ricco in seguito alla morte della
madre e ottenuto il permesso di lasciare la Russia (1856), si trasferì a
Parigi presso la famiglia Viardot. Nel frattempo aveva continuato a scrivere
commedie (
Pane altrui, 1848;
La provinciale, 1851;
Una sera a
Sorrento, 1852) e racconti (
Un cantuccio, 1854;
Corrispondenza, 1854;
Faust, 1856;
Mumu, 1854,
Asja,
1858), e aveva pubblicato i suoi primi romanzi (
Rudin, 1856;
Un nido
di nobili, 1859;
Alla vigilia, 1860). Nel 1962 vide la luce quello
che è considerato il suo capolavoro:
Padri e figli. Incentrato
sullo scontro generazionale tra gli idealisti degli anni Quaranta (i
“padri”) e gli utilitaristi degli anni Sessanta (i
“figli”), il romanzo suscitò la violenza reazione dei
radicali, che videro nell'eroe nichilista Bazarov una caricatura dei loro
ideali, fatta appositamente per compiacere i reazionari. Amareggiato e
scoraggiato,
T.
abbandonò l'attività letteraria;
solo nel 1967 pubblicò un nuovo romanzo,
Fumo, incentrato sui
problemi dell'
intellighenzia russa contemporanea, al quale fece seguito,
dieci anni dopo,
Terra vergine (1877), dedicato al movimento populista.
Negli ultimi anni della sua vita compose opere più brevi ma di grande
potenza lirica e drammatica, quali i racconti
Un re Lear della steppa
(1870),
Acque primaverili (1872),
Klara Milič (1883).
Notevoli anche le
Poesie in prosa (1878-82), una serie di originali
bozzetti di tono pessimistico. Rientrato in Russia nel 1880, ricevette una
calorosa accoglienza e pronunciò un discorso per l'inaugurazione del
monumento a Puskin. Tornò quindi in Francia. Tra i maggiori esponenti del
Realismo,
T. è considerato il più “occidentale”
degli scrittori russi,
avendo trascorso gran parte della sua vita
all'estero e avendo fortemente risentito dell'influsso di scrittori quali G.
Flaubert, G. de Maupassant e i fratelli Goncourt. È comunque indubbio che
la sua opera fu capita e apprezzata più in Occidente che nella
madrepatria (Orël 1818 - Bougival, Parigi 1883).
LE OPERE DI IVAN SERGEEVIČ TURGENEV
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1844 1846 1846 1852 1854 1854 1854 1856 1858 1860 1870 1872 1881 1883
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Racconti Andrej Kolosov Il duellista Tre ritratti Memorie di un
cacciatore Mumu Un cantuccio Corrispondenza Faust Asja Primo
amore Un re Lear della steppa Acque primaverili Il canto dell'amore
trionfante Klara Milič
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1856 1859 1860 1862 1867 1877
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Romanzi Rudin Un nido di nobili Alla vigilia Padri e
figli Fumo Terra Vergine
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1843 1846 1845 1878-82
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Poesie Parască Andrej Conversazione Poesie in prosa
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1843 1848 1849 1850 1851 1852
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Opere teatrali Un'imprudenza Pane altrui o Il parassita Lo scapolo Un mese in
campagna La provinciale Una sera a Sorrento
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